L’amore non ha sesso.

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Parola molto abusata, come tante altre, “amore” è stata ed è costantemente centro di discussione. Cos’è l’amore? Una sensazione? Un sentimento? Un dio? Una regola sociale? Una cosa sembra essere, per così dire, sicura. O almeno più certa di altre. Ci sono tanti modi di amare e soprattutto tanti modi di intendere l’amore. Però, all’interno di questo dibattito, che non sempre si è svolto purtoppo su un pezzo di carta, alcuni amori son stati rifiutati, banditi, a volte cambattuti. L’amore per un qualcosa che viene reputato sbagliato (come se ci fosse qualcosa di giusto che debba e possa essere solamente amato). Questo viene ripudiato. Non è un problema appartenente solo alla nostra società odierna, per lo più i problemi della storia son sempre gli stessi, cambiano solo gli interpreti e le scenografie. L’amore omosessuale è sicuramente ciò che viene più aggredito, in questi ultimi anni. La principale accusa: “è contro natura”. L’obiettivo di questo articolo? Dimostrare l’assurdità di questo pregiudizio.

I principali punti da discutere sono: la finalità dell’amore, la dicotomia tra natura e società, l’identità tra atto sessuale e amore.

“L’amore omosessuale è contro natura”. Quindi bisogna dedurre che l’amore eterosessuale sia in accordo con una qualche finalità insista nella natura. Ma quale dovrebbe essere la finalità? Qui una risposta, banale e miope, potrebbe essere “il mito degli uomini palla(!)”. Appare nel Simposio, scritto da Platone, e narra che all’inizio vi erano tre sessi: maschio, femmina e androgino (uomini palla). Zues spaventato dalla froza degli uomini palla, li tagliò in due, creando così una frattura nel loro essere. Così quelli che furono gli uomini palla, vennero condannati ad una affannosa ricerca della propria metà mancante. Da questo sembra emergere che, dunque, l’amore sia e si concluda con il ritrovamento della propria metà. Questa metà sarebbe così, “ovviamente”, del sesso opposto perchè solo così si realizza quel ricongiungimento, quel fine. Però, quello che spesso si ignora è che questo mito viene poi criticato dal personaggio di Socrate all’interno dello stesso libro. L’obiettivo critico di Socrate, quindi di Platone, è quello della dimensione carnale dell’amore. Per Platone eros, il vero eros, è quello intellettuale, la contemplazione verso le idee, ovvero al fondamento dell’esistenza e alla verità. Dall’amore carnale, dei corpi fisici, si passa all’amore delle anime e poi delle idee. Il fine dell’eros, dunque, è di vertere verso la conoscenza, la più alta e pura, non alla mera pulsione sessuale e carnale. Comunque questo non scioglie il nostro problema. L’amore eterosessuale sembra essere più conforme alla natura, perchè rispetterebbe un fine: quello della procreazione. Da qui passiamo al secondo punto.

“Natura e società”. L’uomo ha sempre cercato e sta continuando a cercare di distinguersi e di distaccarsi dagli animali, dalle piante… insomma dalla natura. Piercing, interventi chirurgici, tatuaggi, città, tecnologia… Tutto questo non è contro natura? O si potrebbe dire che tutto questo è umano? Non naturale, bensì artificiale è la società dell’uomo e artificiale è il mondo che l’uomo vive. L’uomo vive e costruisce la società che è contro natura, però non accetta una forma d’amore, che viene considerata contro natura. Andiamo a discutere di quel fine, quello della procreazione, che sembrerebbe giustificare l’amore etero come l’unico “legittimo”. Innanzitutto, parlando di legittimità si va ad affermare che l’amore è assoggettato a delle leggi o regole. Dunque così si afferma che la forza più forte dell’essere umano non è altro che una mera espressione di una legge biologica: quella di procreare, di perpetuare la specie. Qui allora vorrei chiedere: se l’atto sessuale tra uomo e donna non conduce a procreazione, anche questo non dev’essere considerato amore? Perchè allora, solitamente, un mero atto sessuale tra uomo e donna dovrebbe essere chiamato amore, mentro quello tra due donne o tra due donne no? Penso che qui sia facile capire e facile pensare che l’amore non abbia solo il fine di procreare, anzi si potrebbe dire che l’amore sostanzialmente avrebbe fine in se stesso, nel semplice amare. Da qui, andiamo all’ultimo punto, che riguarda la distinzione tra atto sessuale e amore.

“Atto sessuale e amore”. Questo penso sia il punto centrale e più importante dell’articolo. Qual è l’errore? Prendere la parte per il tutto. Amore sembra che spesso coincida, o debba coincidere, con l’atto sessuale o meglio sembra che l’atto sessuale coincida con la massima espressione dell’amore. Non a caso si dice “fare l’amore”. Curioso, che affermare di essere omosessuale o eterosessuale, che di per sè non indica altro se non una preferenza fisico sessuale, nel gergo comune vada ad esprimere la “categoria” a cui rivolgiamo il nostro amore. Ma questo significa che una donna etero deve amare tutti, e solo, gli uomini? Non penso che a nessuno fosse venuta in mente una risposta positiva al quesito. Allora cerchiamo di discernere bene la preferenza sessuale dal sentimento d’amore. Perché un “ti amo” non significa necessariamente, come se fosse una legge di natura, “ho una attrazione sessuale nei tuoi confronti”. La preferenza sessuale non indica altro che una preferenza dell’individuo per una “categoria” piuttosto che per un’altra. Dire di preferire i gatti ai cani, non comporta la mia completa repulsione nei confrontin dei cani, nè tantomeno impedisce che io accudisca un cane piuttosto che un gatto. Quello che voglio dire è che il preferire gli uomini o le donne, è solo una decisione che soddisfi a noi dei desideri e appetiti (solitamente solo fisici), ma non che coincida con la nostra espressione d’amore. Mi sembra abbastanza ovvio, oltretutto, che amore e sesso non siano necessariamente collegati l’uno con l’altro. Consumare un atto sessuale senza amore, come amare senza consumare atti sessuali, sono l’esempio dell’indipendenza tra amore e sesso, che semplicemente si incontrano nell’atto sessuale d’amore. Chiunque ha amato almeno una persona senza però aver mai avuto rapporti, e alcuni hanno avuto rapporti con persone senza però averle amate. Dunque si capisce che amore può anche tranquillamente presentersi per una persona che noi chiamiamo “amico”, ovvero di una persona che con la quale noi non abbiamo inenzione di aver rapporti. Altro fatto interessante è proprio questa categoria definita “amico”, che sembra delineare un gruppo di persone con le quali non vorremmo avere , o semplicemente per il momento, non desideriamo avere rapporti sessuali e che dunque non prendiamo in considerazione come “oggetti” del nostro amore. Identificando l’amore con il sesso trasformiamo questo sentimento in una relazione che ha come massima espressione l’appagamento sessuale. Penso che in una vera ed intima amicizia si possa ritrovare più amore che in una relazione di solo sesso. Di fatto le coppie, parlando sempre di amore monogamico e non poligamico (altro argomento che potremmo discutere più approfonditamente), che sembrano essere più felici o più in amore, sono quelle che son formate non solo da “fidanzati”, ma anche da amici. Giocare, scherzare, avere un’intimità mentale e psichica, confidarsi segreti, essere “la roccia” dell’altro, tutto questo e non il sesso definisce se c’è amore o meno tra due o più persone. Amare dunque non può ridursi al piacere ed orientamento sessuale, né all’esclusività di una sola persona. La dimensione dell’intimità emotiva, mentale e psichica, nel momento in cui si condivide questa con qualcuno è amore. Perché andare a letto senza esserne intimi nell’anima non è altro che un soddisfacimento di desideri, che è uguale ad andare al ristorante per mangiare una pizza. Affermare l’identità tra amore e sesso comporterebbe che la nostra libertà non è altro che una illusione e che la nostra vita sia guidata da impulsi sessuali, predeterminati, non modificabili.

Ora tiriamo le fila del discorso. Affermare che l’amore omosessuale sia contro natura significa ritenere che l’amore sia “giusto” solo quando rispetta un fine naturale, ovvero la procreazione. Affermare l’amore omosessuale come contro natura significa rinnegare tutta la società dunque tutto ciò che c’è di umano nel mondo (oltre alla libertà rispetto alla natura), da qui negare anche l’amore eterosessuale senza fine di procreare, per concludere con la critica all’identificare l’amore con il sesso.

Perché l’amore è libertà che irrompe nell’ordinario e lo rende straordinario.

(DIRITTI RISERVATI, NON RIPRODUCIBILE)

Una replica a “L’amore non ha sesso.”

  1. Avatar Identità, potere: e sesso come esempio di strumento d’affermazione. – Con occhi diversi

    […] morale dovuta all’atto sessuale. In un articolo precedente avevo già dato una lettura del sesso come agire non coincidente con l’amore ma come possibile espressione di esso. Potremmo dire con Froom che il sesso in questa sede è interpretato secondo la modalità […]

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